Ecco le accuse di Israele ai 12 dipendenti Unrwa sotto inchiesta: “Hanno partecipato alle stragi del 7 ottobre, rapito e fornito munizioni”
LONDRA - Uno avrebbe partecipato alla strage di civili in un kibbutz. Un altro avrebbe rapito una israeliana. Un terzo fornito munizioni agli aggressori. Sono alcune delle gravi accuse mosse da Israele di "coinvolgimento" nel massacro commesso da Hamas il 7 ottobre scorso nel Sud dello Stato ebraico da parte di una dozzina di dipendenti dell'Unrwa, l'Agenzia dell'Onu per i Rifugiati Palestinesi.
Contenute in un dossier fatto pervenire da Israele agli Stati Uniti e successivamente trasmesso alle Nazioni Unite, hanno spinto la stessa Unrwa a licenziare nove persone del proprio staff e ad aprire un'indagine interna nei loro confronti (altri due dipendenti sarebbero morti negli scontri con le forze israeliane). Finora non era nota la natura esatta delle accuse contro di essi. Oggi il New York Times le rivela per la prima volta, dopo avere esaminato una copia del dossier ottenuta da fonti dell'amministrazione Biden.
Il caso ha provocato immediate reazioni: numerosi Paesi, tra cui Usa, Regno Unito, Australia e Italia (che in verità le aveva già interrotte in ottobre) hanno sospeso le donazioni volontarie con cui si finanzia l’Agenzia per i Rifugiati Palestinesi. Pur dicendosi “inorridito” dalle accuse, ieri il Segretario Generale dell'Onu Antonio Guterres ha rivolto un appello alla comunità internazionale a continuare i finanziamenti all'Unrwa, sottolineando il ruolo cruciale svolto dall'Agenzia negli aiuti umanitari ai palestinesi di Gaza in quasi quattro mesi di guerra.
L'Unrwa ha circa 13 mila dipendenti, in maggioranza palestinesi, a Gaza, dove per sua stessa ammissione costituisce una sorta di "governo parallelo" a quello di Hamas, amministrando scuole, ospedali e servizi pubblici. In passato Israele ha più volte accusato l’Agenzia dell’Onu di collusione con Hamas, sostenendo che è diventata una macchina di propaganda del gruppo jihadista, classificato come organizzazione terroristica da Stati Uniti, Unione Europea, Regno Unito e altri Paesi.
Secondo il dossier, raccolto dall'intelligence israeliana con prove che includono la posizione dei telefoni cellulari e gli scambi di telefonate e messaggini fra i dipendenti dell'Unrwa durante la giornata del 7 ottobre, un dipendente dell'Unrwa era in uno dei kibbutz attaccati da Hamas nel Sud di Israele, un altro ha aiutato a trasportare a Gaza una israeliana presa in ostaggio, un terzo era coinvolto nella fornitura di munizioni ai militanti islamici impegnati nell'aggressione, un quarto avrebbe trasportato a Gaza il corpo di un soldato israeliano uccido nei combattimenti. I servizi segreti israeliani, afferma il New York Times, dicono di avere registrato conversazioni tra dipendenti dell'Unrwa che discutono aspetti dell'attacco e inneggiano al massacro. Sette dei dodici dipendenti dell'Agenzia coinvolti nell'attacco, sostiene il dossier, sarebbero membri a pieno titolo di Hamas.