DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
GERUSALEMME — �A mani alzate�, in fila sotto i sensori biometrici. Ordini antichi quanto le guerre e tecnologie moderne: i soldati israeliani urlano in arabo attraverso i megafoni — con �un forte accento� fa notare il testimone dell’irruzione, collaboratore locale dell’agenzia France Presse — di radunarsi nel cortile dell’Al Shifa a tutti i maschi sopra ai 16 anni. Da quel migliaio ne tirano fuori 200 che vengono spogliati e interrogati, sarebbero stati tutti rilasciati. I militari si sono concentrati su un’ala specifica dell’ospedale pi� grande della Striscia, il palazzone rinnovato dagli architetti israeliani negli anni Ottanta sta l� dai tempi del mandato britannico.
L’esercito nell’ospedale: «Armi e 200 terroristi»
Perquisiti gli uomini di et� superiore ai 16 anni. I portavoce dell’Idf dicono di aver trovato documenti e tecnologia militare. Gli ufficiali israeliani accusano i fondamentalisti di usare i �malati come scudi umani� e di nascondersi nelle strutture sanitarie

I portavoce dicono di aver trovato armi, tecnologia militare e documenti: �Duecento terroristi che hanno partecipato ai massacri del 7 ottobre si nascondevano qui�. Il raid � stato improvviso ma era previsto. Da giorni le forze di Tsahal avevano accerchiato la clinica, hanno spinto la maggior parte dei 70 mila sfollati che si erano accampati nel piazzale ad andarsene attraverso un passaggio pi� o meno sicuro a est. E da l� verso il confine con l’Egitto, gi� in quel che resta dei 363 chilometri quadrati di questo corridoio di sabbia. I soldati hanno controllato anche le donne e i bambini nelle corsie dove i pazienti stanno distesi anche sul pavimento, i letti sono 700, i ricoverati oltre 2 mila. Il direttore Mohammed Abu Salmiya dice che nove neonati prematuri sono morti perch� le incubatrici non funzionano pi�, che 179 cadaveri sono stati seppelliti in una fossa comune.
Gli ufficiali israeliani accusano i fondamentalisti — lo ripetono da settimane — di usare i �malati come scudi umani� e di nascondersi nelle strutture sanitarie, la maggior parte dei 36 ospedali nel territorio � fuori uso, per la prima volta il carburante � stato consegnato agli operatori delle Nazioni Unite attraverso il valico egiziano di Rafah. �La carneficina deve cessare, gli ospedali non possono essere bersagli�, denuncia Martin Griffiths, coordinatore per gli aiuti umanitari dell’Onu. I morti totali palestinesi sono oltre 11 mila e 4 mila i dispersi sotto le macerie.
L’Al Shifa � stato un obiettivo per lo Stato Maggiore in tutti i 17 scontri combattuti con Hamas, da quando gli jihadisti nel 2007 hanno tolto con le armi la Striscia all’Autorit� palestinese del presidente Abu Mazen. E sono i simboli del potere autocratico che i soldati occupano e demoliscono, com’� successo al palazzo del Parlamento. L’area invasa dalla fanteria meccanizzata dal nord fino a Gaza City �non � pi� sotto il controllo di Hamas, n� politicamente n� militarmente�, scrive Amos Harel sul quotidiano Haaretz. In queste zone — spiega una fonte dell’esercito al giornalista — i paramilitari fondamentalisti si muovono in piccoli gruppi, massimo 10 uomini, �cercano di attaccarci all’alba dopo aver verificato con i droni se ci siano stati cambiamenti nella posizione delle truppe�.
I portavoce di Tsahal hanno mostrato pi� volte in questi 40 giorni di guerra le ricostruzioni in 3 dimensioni dei bunker in vari livelli che starebbero sotto l’ospedale Al Shifa, dove si concentrerebbe il quartier generale dell’organizzazione. Nella sua analisi Harel fa notare che nel centro e a sud, attorno a Khan Younis e Rafah, il gruppo �ha subito pochi danni�. Ed � a est di quelle aree che di nuovo l’esercito lancia volantini per spingere la popolazione a evacuare. Le decisioni finali sulla questione degli ostaggi restano nelle mani dei capi dei capi: Yahia Sinwar e il fratello Mohammed, nascosti nelle gallerie come Mohammed Deif, il boss militare, e Marwan Issa. �Loro e solo loro dettano le strategie, i leader all’estero sono semplici messaggeri�. Il premier Benjamin Netanyahu li avverte: �Siamo in grado di arrivare ovunque a Gaza�.
I negoziati sul rilascio di almeno 50 prigionieri sui 240 rapiti dai terroristi il 7 ottobre durante l’assalto al sud del Paese — 1.200 morti israeliani — sono portati avanti dal Qatar: fonti da Doha avevano annunciato una svolta all’agenzia Reuters, altri mediatori restano pi� scettici, non c’� accordo sui giorni di tregua — 3 o 5 — e sulla pretesa di Hamas che l’esercito smetta di far volare i droni usati proprio per la ricerca dei sequestrati.
15 novembre 2023 (modifica il 15 novembre 2023 | 23:55)
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